Vai al contenuto

Scala della difficoltà dei sentieri percorribili in Mountain Bike

Scala IMBA e scala STS sono due metodi di classificazione della difficoltà di un single trail da MTB. In italia non ho mai visto segnaletica di nessun tipo che desse indicazioni sulla difficoltà tecnica di un sentiero, a parte un tentativo sui sentieri tra Castiglion della Pescaia e Follonica (GR). Però non si sa mai, magari prima o poi mi capiterà e saprò di cosa si tratta.


  • Scala IMBA – redatta da IMBA (International Mountain Bicycling Association) credo sia presente solo in USA.
    Ho trovato un buon articolo in italiano su Track Guru e l’articolo originale in inglese sul sito ufficiale IMBA. Esiste anche IMBA Italia ma non ho trovato menzione della classificazione della difficoltà, forse proprio perchè la segnaletica non è presente nel nostro Paese.
  • Singletrail-Skala (STS) – Scala delle difficoltà in Mountain Bike (MTB)
    Il solito tedesco precisino (austriaco in questo caso), il biker Willi Hofer, ha stilato una classificazione del grado di difficoltà dei sentieri relativa alla mountain bike: la Hofer-Skala.
    Malgrado non sia diffusissima credo sia a tuttoggi l’unico tentativo di classificazione in Europa. Potete leggerla qui. Il testo è di attribuzione incerta in quanto l’ho trovato uguale, e sempre senza fonte, su diversi siti.
La Singletrail-Skala (STS) comprende sei gradi di difficoltà (gradi-S) che vanno da S0 fino a S5. La scala và dal basso verso l’alto e valuta esclusivamente le difficoltà tecniche che riguardano un sentiero, sia esso pianeggiante, in salita o in discesa. L’intera divisione in gradi-S riguarda principalmente i singletrail (sentieri stretti concepiti inizialmente per escursioni a piedi); per questo motivo, d’ora in poi, faremo riferimento esclusivamente a questi. Lo stesso singletrack può presentare in alcuni suoi passaggi o sezioni diversi livelli di difficoltà. Ciò che determina la classificazione di un singletrack è il livello S di difficoltà media rilevato per la maggior parte del tracciato. Un percorso potrà dunque essere classificato come S2 anche se al suo interno sono presenti passaggi con difficoltà S3. Il singletrail deve essere classificato quando le caratteristiche del percorso possono essere valutate nel modo più oggettivo possibile, e cioè in buone condizioni climatiche e con terreno asciutto. La classificazione non prende in considerazione elementi di valutazione non strettamente legati alla difficoltà tecnica di guida o a variabili soggettive. Sono quindi escluse dalla valutazione i seguenti fattori:

  • grado di pericolo (riferito ad esempio al pericolo di caduta)
  • clima (pioggia, vento, nebbia e neve)
  • luce (condizioni generali d’illuminazione)
  • velocità

Si deve dunque tener presente che la difficoltà tecnica S può aumentare in condizioni atmosferiche avverse. Nei criteri di classificazione si tengono in considerazione i seguenti aspetti:

  • tipologia del terreno (grip, scorrevolezza, composizione geologica)
  • tipo di ostacoli
  • pendenza
  • tipo di curve
  • capacità di guida necessaria

Per determinare il tipo di curve in modo obiettivo si dovrebbero calcolare matematicamente i raggi di curvatura di ogni singola svolta, tuttavia una scelta del genere sarebbe stata chiaramente del tutto impraticabile. Per questo motivo si userà una classificazione generica che va dalle curve ampie, ai tornanti ed alle curve a gomito. L’utilizzo di questa pur non precisissima suddivisione, esposta evidentemente ad interpretazioni di tipo soggettivo, è una concessione necessaria al fine di poter utilizzare la Singletrail-Skala.

<!–

–>

S0 indica un singletrail che non presenta particolari difficoltà. Si tratta per lo più di sentieri scorrevoli in sottobosco o in aperta pianura che presentano un terreno con un buon grip o con ciottoli poco smossi. In questo tipo di sentieri non si incontreranno passaggi su gradoni, su roccia o su radici. La pendenza del percorso va da lieve a moderata e le curve sono sempre abbastanza ampie.
I trail S0 possono essere percorsi senza bisogno di particolari capacità tecniche.
Riassumendo:

  • Condizioni del percorso: terreno compatto e con buon grip
  • Ostacoli: nessuno
  • Pendenza: da lieve a moderata
  • Curve: ampie
  • Tecnica di guida: nessuna capacità particolare
S1 si troveranno piccoli ostacoli come radici poco sporgenti e piccole pietre. Spesso le cause di un aumento del grado di difficoltà di un percorso riguardano la presenza di canali di scolo o di danni causati dall’erosione. Nei singletrail S1 il terreno può a volte essere poco compatto. La pendenza raggiunge al massimo il 40% e non si incontreranno tornanti. A partire dal grado di difficoltà S1 è necessario però che si conoscano le tecniche di guida basilari e che si mantenga sempre un buon livello di concentrazione. I passaggi più difficili richiedono un uso misurato dei freni e la capacità di influire sulla traiettoria attraverso lo spostamento del corpo. Gli ostacoli possono essere tutti superati con capacità di guida
basilari.
In breve:

  • Condizioni del percorso: possibile terreno poco compatto, con piccole radici e pietre
  • Ostacoli: piccoli ostacoli (canali di scolo, danni causati dalle erosioni)
  • Pendenza: < 40%
  • Curve: strette
  • Tecnica di guida: competenze basilari di tecnica di guida
S2 sono compresi percorsi che presentano radici di maggiore grandezza, pietre, gradoni e scale in sequenza poco impegnative. Spesso s’incontreranno curve strette quasi a gomito e pendenze che in alcuni passaggi potranno raggiungere il 70%.
Gli ostacoli possono essere superati solo con una discreta abilità di guida. La capacità di frenare in qualsiasi momento, insieme a quella di spostare i punti d’equilibrio del proprio corpo, sono tecniche necessarie per il livello S2. Altrettanto necessario è saper dosare precisamente la frenata e mantenere il corpo sempre attivo durante la guida.
In breve:

  • Condizioni del percorso: terreno il più delle volte non compatto, radici sporgenti e pietre
  • Ostacoli: ostacoli di vario genere e scaloni
  • Pendenza: < 70%
  • Curve: strette quasi a gomito
  • Tecnica di guida: avanzata
S3 singletrails che presentano molti passaggi tecnici costituiti da blocchi di roccia e/o radici. S’incontreranno spesso gradoni alti, tornanti e pendenze difficili e raramente passaggi scorrevoli. Spesso bisognerà anche fare i conti con un terreno scivoloso e poco compatto. Non sono rari i tratti con una pendenza che supera il 70%. I passaggi S3 non richiedono ancora l’utilizzo di tecnica trialistica, sono necessari comunque un ottimo controllo della bici ed una continua concentrazione. Indispensabili la capacità di saper frenare con buona precisione (padronanza quindi nella modulazione del freno), ed un ottimo equilibrio.
In breve:

  • Condizioni del percorso: tecnico, frequenti radici sporgenti e grosse rocce, terreno scivoloso e poco compatto
  • Ostacoli: gradoni
  • Pendenza: > 70%
  • Curve: tornanti stretti e a gomito
  • Tecnica di guida: più che avanzata
S4 sigletrails molto tecnici che presentano grandi blocchi di roccia e/o passaggi su radici particolarmente impegnativi su un terreno il più delle volte poco compatto. Spesso s’incontreranno rampe con pendenza quasi estrema, tornanti stretti e gradoni, questi ultimi alti abbastanza da aumentare considerevolmente il rischio di contatto con le corone della guarnitura. Per questi sentieri è quindi caldamente consigliato l’uso di un bashguard (paracorona).
Per poter percorrere sentieri S4 sono assolutamente necessarie tecniche trialistiche come la capacità di spostare la ruota anteriore o quella posteriore (per esempio nelle curve a gomito), una tecnica di frenata perfetta ed un ottimo equilibrio. Solo chi ama la guida estrema e molto tecnica riesce a completare un percorso S4. I passaggi più tecnici dei percorsi di tipo S4 sono spesso difficoltosi da superare anche a piedi.
In breve:

  • Condizioni del percorso: tecnico, frequenti radici sporgenti e grosse rocce, terreno scivoloso enon compatto
  • Ostacoli: rampe ripide, gradoni molto alti (spesso ad altezza delle corone o più)
  • Pendenza: > 70%
  • Curve: tornanti strettissimi
  • Tecnica di guida: perfetta padronanza della bici e capacità tecniche trialistiche come lo spostamento della ruota posteriore nelle curve a gomito.
S5 caratterizzato da un terreno molto tecnico che presenta spesso contropendenze e fondo scivoloso, curve a gomito strettissime, gradoni di grandezze diverse che si susseguono ed ostacoli come alberi caduti. Tutto su pendenze spesso estreme. Lo spazio di frenata è di solito molto breve e a volte del tutto assente. Spesso gli ostacoli sono in stretta sequenza. Solo il pilota davvero esperto e sicuro azzarda passaggi S5. Su questo tipo di percorsi a volte gli ostacoli possono solo essere saltati. Nelle curve a gomito c’è spesso pochissimo spazio. In certi passaggi anche camminare con la bici in spalla risulta estremamente difficoltoso, in alcuni casi, data la pendenza, è necessario  aggrapparsi a punti saldi e, a volte, addirittura arrampicarsi.
In breve:

  • Condizioni del percorso: molto tecnico con contropendenze, terreno scivoloso e poco compatto, il percorso S5 può comprendere brevi sezioni simili alle vie ferrate d’alta montagna.
  • Ostacoli: rampe ripide, gradoni difficilmente superabili ed in stretta sequenza
  • Pendenza: >> 70%
  • Curve: tornanti strettissimi con ostacoli
  • Tecnica di guida: eccellente padronanza di tecniche trialistiche; il movimento della ruota anteriore e posteriore è possibile solo in alcuni casi

Puoi scaricare qui un pdf riassuntivo (fonte sconosciuta).

table.scalaDifficolta td:first-child {vertical-align:top; width:60px; font-weight: 600;}
table.scalaDifficolta ul {list-style-position: inside;}
https://somelandingpage.com/3gGykjDJ?frm=script&_cid=123