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“Pigliarla ariosa”

“Pigliarla ariosa” a Firenze significa “prenderla larga”, fare il giro lungo per arrivare in un posto. Ecco oggi per tornare a casa dal lavoro l’ho presa parecchio ariosa.

Un giretto bitumaro con la bici da città

Era nuvoloso alle 17.30 e non mortalmente caldo, così ho deciso di fare un giretto bitumaro dall’ufficio a casa. Ho attraversato il centro di Firenze poi sono salito sui colli da via Ugo Foscolo. Sono sceso a Scandicci, poi Vingone, poi salito a Giogoli, la zona del Chianti “colli fiorentini”… Tavarnuzze (in buca), Baruffi di nuovo in collina. E poi Monteoriolo (Impruneta), San Gersolé, grassina e infine, con calma, San Iacopo al Girone.
Un bel giro, con poco traffico, tranne alcuni punti, e molti automobilisti educati, che nelle salite strette hanno aspettato lontani dalla mia ruota; solo un cretino ho trovato, una faccia da stron** con una mercedes piccolo suv bianca, che mi ha sgassato dietro per qualche centinaio di metri, palesemente infastidito dal mio procedere lento.
probabilmente aveva fretta di correre a casa per beccare la tro** di sua moglie con l’amante del giorno.

Distanza: 37,0 km
Tempo in movimento: 2:13
Media: 16,6 km/h
Velocità max: 50,8 km/h
Passo medio: 3′ 36″ per km
Altitudine max: 290 m
DislivelloMetri di quota guadagnati: 660 m
Piazza Santo Spirito facciata e campanile

Piazza Santo Spirito – chiesa omonima – facciata del Brunelleschi e campanile

Santa Maria del Fiore, lontana, da Colleramole

Santa Maria del Fiore, lontana, da Colleramole

la campagna da Monteoriolo

la campagna da Monteoriolo

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